Re di Cipro e di Gerusalemme. Figlio di Ugo IV, nel 1359 successe al padre sul
trono di Cipro e, poi, su quello di Gerusalemme, titolo questo contesogli dagli
Angiò di Napoli. Fedele all'ideale della liberazione del Santo Sepolcro
(fondò a tal fine anche l'"Ordine della spada"), tra il 1362 e il 1365 si
recò in Europa per organizzare una nuova Crociata: essa fu invece bandita
da papa Urbano IV, ma non fu accolta da parte dei sovrani europei. Così
P. la intraprese da solo, prima occupando e saccheggiando Alessandria
d'Egitto, poi devastando le coste siriache (1365-67). Tali azioni acuirono la
tensione politica tra Cipro e le città marinare di Genova e Venezia, che,
a causa di tali operazioni militari, vedevano gravemente compromessi i propri
riferimenti commerciali in Oriente. Anche per questo motivo, quando
P. si
appellò nuovamente alle potenze europee nel 1369, perché
offrissero sostegno alla sua Crociata (che peraltro non era immune da interessi
economici, miranti a rendere Cipro unico centro di smistamento delle merci
orientali per l'Europa, grazie alle tensioni con l'Islam), fu di nuovo ignorato.
Al suo rientro in patria nel 1369, fu assassinato in seguito a una congiura di
palazzo (Nicosia 1329-1369).